Titolo opera: Marta (Intrecci)

Codice: 056

Artista: Prestento Giustina (Gorizia, 1925 – Roma, 24 settembre 2008)

Via P. Frisi, 18 – 00197 Roma – tel. 06. 807.24.21

Anno opera: 1992

Nazione: Italia

Supporto: carta

Tecnica: Litografia 4/90 realizzato con la musica di Vittorio Gelmetti

Dimensioni: 34x40 cm.

Stile: astratto

Corrente artistica: contemporanea

Stato conservazione: buono

Ubicazione opera originale: Parma  p.a. in cart.

Descrizione: firmato dall’autrice nel retro

Didascalia: Il suono è riprodotto in termini grafo/pittorici, non come esatta riscrittura, ma come grafia e forma, che seguono l'andamento soggettivo ed emotivo dell'artista. Il quadro è realizzato attraverso l'uso vibrato di un cordino intriso di colore, la cui orma sul foglio traduce e interpreta graficamente l'emozione nata dall'ascolto della musica. Questa vibrante grafia crea una immagine totalmente reinventata e pur sempre riconoscibile e legata al preciso brano musicale.

 

Biografia:

Giustina Prestento, vive a Roma dal 1970. Artista multimediale, nata a Gorizia nel 1929 e qui allieva dell’areopittore futurista Tullio Crali.

Tra il 1948 e il 1956 ha studiato Arte e Architettura a Venezia, allieva dello spaziale Mario Deluigi e del’architetto Carlo Scarpa. Presto farà parte di una cerchia di pittori, poeti e musicisti tra cui virgilio Guidi, Emilio Vedova, Luigi nono e incontra Bruno Maderna, P.P. Pasolini, Peggy Guggenheim. Assiste alla Biennale Musica, alla rappresentanza del Pierrot Lunaire“ di Schonberg e ne rimane impressionata. Costretta ad interrompere l’attività per parecchi anni, si dedica all’insegnamento e al design (ad es. alla sezione “Compasso d’Oro de la Rinascente”).

Negli anni Sessanta ha vissuto a Milano, New  York e nel New Jersey dove prese contatto con la sezione artistica della Fairleight Dickinson University di Madison. Nel 1970 si trasferisce a Roma, dove risiede.
La sua pioneristica ricerca sulla intercomunicazione tra musica e immagine, affidata a opere di natura visiva e quella tra i linguaggi del corpo-segno, voce e gestualità, affidata ad azioni visivo-fonico-gestuali, è iniziata nel 1979, e si è volta nel tempo con progressivi sviluppi e varianti (ambientazioni visual- sonore; dialogo dal vivo tra segno e suono). Ha l’idea di recuperare in un unico linguaggio “plurimo” e globale i tre che già furono alla base del suo naturale esprimersi: l’espressione grafica,  la gestuale e la vocale-sonora. Con la trasposizione delle vibrazioni sonore in “orme” segniche sul foglio crea le OPERE VISIVE che vivono autonome oppure, se proiettate, investiranno il corpo in movimento dando così ai tre codici corporei (Interconnessi l’uno in funzione dell’altro) la possibilità di agire davanti a una grande “pagina” luminosa che accoglie questa azione intrecciata diventando un opera vivente, un “quadro” mobile e sonoro: LIVING PICTURE. Le living pictures si susseguono in agili sequenze quasi pagine di un libro vivo; compongono la serie detta OPUS INTERCODEX con cui l’artista rappresenta L’Italia alla XXI Biennale di San Paolo del Brasile nel 1991.

La centralità del suo operare ha origine dal suono: Bach, Mozart, Monteverdi…, ma anche Cage, berio, Nono, Cinque, Donatoni, Gelmetti, Maderna, Bussotti,…la voce di Chaty Berberian ed i corpi di N. Giavotto e A. Bertoni.

Col rimbalzo tra segno/suono/segno realizza l’azione dal vivo DIALOGO (improvvisazione con un musicista: come nasce il segno dal suono e vicevera). Coniugando al segno e al suono lo spazio prendono forma le sue AMBIENTAZIONI visuali/sonore (tra cui la coinvolgente “AMAZONIA”).

Si dedica alla composizione di STRATI-COLLAGES e di LIBRI d’ARTISTA.

Oltre cento mostre collettive e le performance in Italia, Europa, Egitto, Nor e Sud America, Giappone, Australia.

E’ un Premio Arbiter, a Trieste nel 1952. E’ presente in telegiornale RAI (23/6/’96), in Radio UNO Rai “La telefonata” (10/3/92), in Tv RAI International (15/02/2000); nella Collezione Kostoris; alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma - GNAM- 1999, è selezionata al Grand Prix de Video Dance di Nimes (Francia 1988).

 

Una cinquantina di mostre personali, tra l’altro al Museo del Folclore, Roma nel 1979.

1982 Sala Polivalente del Palazzo dei Diamanti, Ferrara.

1985 Sala I, Roma.

1985 Ginza Gallery, Tokyo.

1987 Centro S. Fedele, Milano.

1988 Gran Prix International Video Dance, Nimes.

1989 New Cornell University, Ithaca, USA.

1989 Vermont University, Burlington, USA

1990 Fiera, Madrid.

1991 FAAP University, San Paolo, Brasile.

1996 Castello della città di Gorizia.

1991 Ha rappresentato in Italia per la sezione performing art (Sala Personale)  alla Ventiduesima Biennale di San Paolo.

Nel 1994 ha partecipatori nuovo alla Biennale di San Paolo e Biennale di Venezia.

Ha tenuto seminari in Università degli USA e del Brasile. La sua attività è documentata in fondamentali pubblicazioni della Storia dell’Arte Italiana del nostro secolo (Edizioni Bora ed Electa) e nei più rappresentativi musei e archivi all’estero e in Italia (i particolare nell’Archivio Storico d’Arte Contemporanea della Biennale di Venezia: biblioteca e mediateca.

 

Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri: C. Belli, R. Bellini, M. Bentivoglio, C. Berberian, C. Carbi, M. crescentina, E. crispolti, S. D’Arbela, M. Candia, F. Di Castro, G. Di genova, F. Donatoni, V. Gelmetti, F. Menna, C. paternostro, G. Petrassi, S. Rescio, P. Restay, M.Torrente.

 

Pubblicazioni:

 

1983 ”Elogio per un ombra” , ispirato all'omonimo pezzo musicale di Goffredo Petrassi, Ed. ElleCi, Roma.


Altre opere: