Titolo opera: Senza Titolo

Codice: 0120

Artista: Maria Ferrero Gussago (1893-1982) Cellatica (BS).

Anno opera: 1972/1980

Nazione: Italia

Supporto: carta

Tecnica: serigrafia

Dimensioni: 31x31 cm.

Descrizione: 2 copie serigrafiche serie 58/90 e 59/90

Stile: un'artista tra figurazione, futurismo e sperimentazione.

Corrente artistica: neofuturismo

 

 

 

 

 

Biografia:

Maria Ferrero Gussago è nata a Cellatica (Brescia) il 14 maggio del 1893. Attiva a Cellatica e ad Albisola Capo, è stata una degli esponenti del Secondo Futurismo; con gli artisti di questo gruppo, nel 1942, ha partecipato alla Biennale di Venezia presentando alcune opere, tra cui un ritratto ad olio di Farfa.

Nel 1943 ha aderito al Gruppo Futurista Sant’Elia ed ha partecipato alla quarta Quadriennale romana.

Ebbe l’apprezzamento di Marinetti per le opere di aeropittura.

Negli anni Cinquanta si è avvicinata alla sperimentazione di natura neodadaista, pur mantenendo stretti riferimenti con l’esperienza savonese maturata a contatto con Farfa e Tuilio d’Albisola.

Agli inizi degli anni Sessanta, fortemente influenzata da Lucio Fontana, si impegnò in una ricerca spaziale che pervenne al multipli in plastica ed alle costruzioni tridimensionali degli anni Settanta.

Tra le personali si ricordano: Galleria Gian Ferrarl, Milano, 1939; Galleria Natarella, Savona, 1945, 1946; Galleria Montenapoleone, Milano, 1963, ’64, ’67; Galleria Il Brandale, Savona, 1978; Centro del Portello, Genova, 1980.

Nel  1941 si trasferisce ad Albissola Capo in provincia di Savona, dove mantiene la propria abitazione per 30 anni; nel 1961, dopo la morte del marito, ufficiale dell’esercito, si trasferisce nella vicina Albisola Superiore alternando il soggiorno nella cittadina balneare con prolungate permanenze a cellatica; qui si spegnerà  il 15 dicembre del 1982.

Dopo aver studiato per 4 anni musica, segue un corso di prospettiva e disegno. A partire a metà degli anni ’30 si dedica alla pittura. un'artista tra figurazione, futurismo e sperimentazione.

Ferrero Gussago Maria. Sec. XX.

Le credenziali che può vantare Ferrero Gussago Maria a sostegno della sua operazione artistica sono inconsuete e notevolissime: da Leonardo Borgese a Piovene, da Marinetti a Fontana, da Farfa a Pennone e, ancora, Dino Bonardi, Nanda Mura, Ghiglione Raimondi, oltre a critici portoghesi e francesi.

Le sue apparizioni in mostre, poi, vanno da quelle nelle Gallerie “Gian Ferrari” (1940) e “Montenapoleone” (1963) alla Biennale di Venezia (1942) alla Quadriennale romana (1943).

A Brescia è presente alla A.A.B. (1963) allorché espone due gruppi di opere: l’uno composto da superfici coperte da tre strati di sottilissime reti metalliche sovrapposte, variamente decorate con colori, spaghi, grumi di sabbia e altri detriti; l’altro invece dalla tecnica polimaterica usata in modo informale e neo-dadà.

Le sue varie esperienze artistiche sembrano precorrere l’arte tridimensionale e affondano le radici nelle amicizie fiorite durante gli anni Trenta con protagonisti dell’arte nazionale.

Val dire, a tal proposito, sia pure brevemente della sua azione animatrice del cenacolo sorto in riva al mare di Savona: appassionata di pittura e sposa ad un colonnello, con il marito si era stabilita a pochi chilometri da Albissola, in una antica e singolare dimora. Il pittore Farfa le propose di destinare alcuni locali di quella villa a esposizione. La proposta piacque anche a Prampolini, futurista, e al poeta Pennone. Ad essi, altri si associarono. Nacque così un sodalizio dove entrarono anche Tullio d’Albissola, lo scultore Antonio Siri, il pittore Rodocanachi e il famoso Lucio Fontana. Fra questi artisti, Maria Ferrero Gussago si fece apprezzare non soltanto per l’ospitalità offerta, ma anche per le doti creative, pur al confronto dei suoi ospiti ben noti per l’audacia espressiva.

Tutto si concluse nel 1960 circa, con la scomparsa del marito; la vedova tornò alla terra natia e si stabilì a Cellatica, riprendendo con rinnovato ardore la pittura, coi noti risultati.

BIBLIOGRAFIA

V. CATALANI, “Galleria A.A.B.”, Brescia, 16 - 28 novembre 1963.

E. C. S.(alvi), Mostre d’arte, “Giornale di Brescia”, 26 novembre 1963.

JO COLLARCHO, Galleria d’arte, “Biesse”, a. III, n. 31, novembre 1963.

“Corriere della Valle”, a. II, novembre 1966. La pittrice Ferrero Gussago è precorritrice dell’arte tridimensionale.

 

R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

Pubblicazioni:

Maria Ferrero Gussago. Monografia. La vita, l'arte, le opere di un'artista tra figurazione, futurismo e sperimentazione

Editore: Sabatelli

Collana: Il futurismo in Liguria

Anno edizione: 2009

 

E' presente Monografia:

MARIA FERRERO GUSSAGO – 

a cura di Mario Ferrero con la collaborazione di Gian Luigi Bettinotti

Saggi di Mirella Bentivoglio e Stelio Rescio

 

Testi critici di Luigi Pennone, Guido Piovene, Enrico Ardenti, Lucio Fontana, Leonardo Borgese, G. De Santis e G. Guadalupi, Giovanni Acquaviva, Pedro Fiori, Mirella Bentivoglio, Nalda Mura, Germano Beringheli, Giorgio Di Genova

e per l’opera poetica Claudia Salaris, Carlo Lemenzi e Mirella Bentivoglio.

 

 


Titolo opera: “Alfabeto

Codice: 0171 A

Artista: Ferrero Gussago Maria - Cellatica (BS) 1892 – 1982

Anno: 1980

Nazione: Italia

Supporto: tela

Tecnica pittorica: mista

Dimensioni: 28,5x34

Stile: aereopoetessa futurista

Corrente artistica: neofuturismo

Valore: definita rappresentante neofuturista d’eccelenza

Descrizione: firmato nel retro dall’autrice, si tratta di due tele accoppiate nel telaio, all’interno si trovano la data, la firma, il titolo e la direzione.

presenti 6 cartoline scritte e inviate da Acquaviva Giovanni via Trezzo d’Arda,6-Milano

Titolo opera: “Cellatica” “Cinetica”

Codice: 0171 B

Artista: MARIA FERRERO GUSSAGO

CELLATICA (BS), 1892 - CELLATICA (BS), 1982

Anno: 1967 (in mostra al Brandale ilo 29/04/1978)

Nazione: Italia - Brescia

Supporto: legno

Tecnica pittorica: mista, dipinto su rete, tridimensionale

Dimensioni: 42,5x50 con cornice e vetro

Stile: aereopoetessa futurista

Corrente artistica: neofuturismo

 

Descrizione: firmato nel retro dall’autrice,